OSH in figures: Occupational safety and health in the transport sector – an overview
Category Archives: Esternalizzazioni
Corte di Cassazione 7 gennaio 2009, n. 45, Responsabilità di un datore di lavoro per infortunio di un lavoratore inviato a lavorare in un ambiente lavorativo esulante dal proprio dominio diretto
D. Hall, Alternatives to PPPs: positive action for in-house services, Public Services International Research Unit (PSIRU), ottobre 2008
M. Tiraboschi, Esternalizzazioni del lavoro e valorizzazione del capitale umano: due modelli inconciliabili?, Collana ADAPT-Fondazione Marco Biagi n. 12/2006
Corte di Cassazione 17 ottobre 2006, n. 22232, Può configurarsi un trasferimento aziendale che abbia oggetto anche solo un gruppo di dipendenti stabilmente coordinati e organizzati tra loro, realizzandosi in tale ipotesi una successione legale di contratto non bisognevole del consenso del contraente ceduto, ex articolo 1406 e seguenti del codice civile
Può configurarsi un trasferimento aziendale che abbia oggetto anche solo un gruppo di dipendenti stabilmente coordinati e organizzati tra loro, realizzandosi in tale ipotesi una successione legale di contratto non bisognevole del consenso del contraente ceduto, ex articolo 1406 e seguenti del codice civile
Corte d’Appello di 23 settembre 2006, n. 296 Quando un lavoratore, ancorché formalmente iscritto all’albo delle imprese artigiane, eserciti presso il proprio domicilio, con modesti mezzi produttivi propri, un’attività complementare a quella dell’azienda committente, su modelli, con materie prime e secondo indicazioni ricevute dall’impresa committente, percependo un compenso pattuito “al pezzo” secondo scadenze mensili, attua una sorta di esternalizzazione del processo produttivo aziendale di cui è tuttavia pienamente parte, con la conseguenza che deve ritenersi lavoratore subordinato, sotto la specie del lavoro a domicilio
Quando un lavoratore, ancorché formalmente iscritto all’albo delle imprese artigiane, eserciti presso il proprio domicilio, con modesti mezzi produttivi propri, un’attività complementare a quella dell’azienda committente, su modelli, con materie prime e secondo indicazioni ricevute dall’impresa committente, percependo un compenso pattuito “al pezzo” secondo scadenze mensili, attua una sorta di esternalizzazione del processo produttivo aziendale di cui è tuttavia pienamente parte, con la conseguenza che deve ritenersi lavoratore subordinato, sotto la specie del lavoro a domicilio
Corte di Cassazione 8 marzo 2006, n. 4963, Il ramo di azienda che si trasferisce non dovrà essere quindi privo dei requisiti di autonomia funzionale e di organizzazione di mezzi (personali e materiali)
Corte di Cassazione 28 settembre 2004, n. 19379, Il trasferimento d’azienda comporta l’automatica prosecuzione del rapporto di lavoro presso il cessionario, ferma restando, in ogni caso, la facoltà dei lavoratori ceduti di opporsi all’indicato automatismo, rimanendo alle dipendenze del cedente: in tal caso, però, essi si espongono al rischio di essere licenziati, secondo le regole comuni, a causa della cessazione dell’attività cui erano adibiti
Il trasferimento d’azienda comporta l’automatica prosecuzione del rapporto di lavoro presso il cessionario, ferma restando, in ogni caso, la facoltà dei lavoratori ceduti di opporsi all’indicato automatismo, rimanendo alle dipendenze del cedente: in tal caso, però, essi si espongono al rischio di essere licenziati, secondo le regole comuni, a causa della cessazione dell’attività cui erano adibiti