Category Archives: Giurisprudenza italiana
Corte di Cassazione, ordinanza 16 aprile 2015, n. 7743, Necessaria prevalenza dichiarazioni dei lavoratori in giudizio
Corte Costituzionale 5 giugno 2013, n. 119, È costituzionalmente illegittimo l’art. 17, comma 3, del d.lgs. n. 124 del 2004 (nel testo vigente prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2011), nella parte in cui dispone che il ricorso al Comitato regionale per i rapporti di lavoro sospende anziché interrompe il termine di cui all’art. 22 della legge n. 689 del 1981
È costituzionalmente illegittimo l’art. 17, comma 3, del d.lgs. n. 124 del 2004 (nel testo vigente prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2011), nella parte in cui dispone che il ricorso al Comitato regionale per i rapporti di lavoro sospende anziché interrompe il termine di cui all’art. 22 della legge n. 689 del 1981
Corte di Cassazione 7 febbraio 2012, n. 1717, Il verbo “sospende” di cui all’art. 17 d.lgs. 124/2004 deve essere interpretato come “interrompe”; ne deriva che il termine per proporre ricorso giurisdizionale avverso le sanzioni amministrative adottate dalla Direzione provinciale del lavoro è interrotto e non sospeso dalla proposizione del ricorso amministrativo al Comitato Regionale per i rapporti di lavoro
Il verbo “sospende” di cui all’art. 17 d.lgs. 124/2004 deve essere interpretato come “interrompe”; ne deriva che il termine per proporre ricorso giurisdizionale avverso le sanzioni amministrative adottate dalla Direzione provinciale del lavoro è interrotto e non sospeso dalla proposizione del ricorso amministrativo al Comitato Regionale per i rapporti di lavoro
TAR Lombardia 28 marzo 2011, n. 830, È legittimo l’esercizio del potere di disposizione dell’ispettore del lavoro nell’ipotesi in cui il datore di lavoro non adotti un sistema di rilevazione delle presenze che consenta la verifica del rispetto degli obblighi di concedere le pause ed i riposi ai dipendenti
Consiglio di Stato 16 dicembre 2010, n. 9103, Sono accessibili le dichiarazioni che i lavoratori hanno rilasciato al personale ispettivo, allorché i prestatori non sono alle dipendenze del richiedente
Corte di Cassazione 12 luglio 2010, n. 16319, Il verbale di accertamento ispettivo non può essere direttamente impugnato davanti al giudice ordinario da parte dell’interessato ai sensi dell’art. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689, trattandosi di un atto a carattere procedimentale inidoneo a produrre alcun effetto sulla di lui situazione soggettiva, la quale viene invece incisa soltanto a seguito e per effetto dell’emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo, costituito dall’ordinanza-ingiunzione, unico atto contro cui è possibile proporre opposizione
Il verbale di accertamento ispettivo non può essere direttamente impugnato davanti al giudice ordinario da parte dell’interessato ai sensi dell’art. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689, trattandosi di un atto a carattere procedimentale inidoneo a produrre alcun effetto sulla di lui situazione soggettiva, la quale viene invece incisa soltanto a seguito e per effetto dell’emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo, costituito dall’ordinanza-ingiunzione, unico atto contro cui è possibile proporre opposizione
Tribunale di Milano 26 novembre 2009, n. 7293, Le risultanze delle scritture aziendali in tema di orario di lavoro hanno piena efficacia probatoria e non possono essere contraddette da indimostrate asserzioni difensive; il riposo costituisce diritto soggettivo del singolo lavoratore, posto a tutela della sua sfera personale, con la conseguenza che sussiste violazione amministrativa per ogni singolo riposo omesso e non è applicabile il cumulo giuridico delle sanzioni
Le risultanze delle scritture aziendali in tema di orario di lavoro hanno piena efficacia probatoria e non possono essere contraddette da indimostrate asserzioni difensive; il riposo costituisce diritto soggettivo del singolo lavoratore, posto a tutela della sua sfera personale, con la conseguenza che sussiste violazione amministrativa per ogni singolo riposo omesso e non è applicabile il cumulo giuridico delle sanzioni
Corte di Cassazione 5 ottobre 2009, n. 21209, Nel giudizio di opposizione a sanzioni amministrative emesse dalla Direzione provinciale del lavoro, il lavoratore non è incapace a testimoniare ai sensi dell’art. 246 c.p.c., non essendo portatore di alcun interesse concreto ed attuale nella controversia tale da legittimare la sua partecipazione al giudizio
Nel giudizio di opposizione a sanzioni amministrative emesse dalla Direzione provinciale del lavoro, il lavoratore non è incapace a testimoniare ai sensi dell’art. 246 c.p.c., non essendo portatore di alcun interesse concreto ed attuale nella controversia tale da legittimare la sua partecipazione al giudizio
Tribunale di Milano 14 aprile 2009, n. 1625, Le dichiarazioni rilasciate dai lavoratori al personale ispettivo possono costituire idonei elementi probatori, essendo dotate dei caratteri della spontaneità e della genuinità, e prevalgono su quelle di diverso tenore rilasciate in giudizio se vi è motivo di dubitare dell’attendibilità di queste ultime, come quando il lavoratore è alle dipendenze dell’azienda parte in causa.
Le dichiarazioni rilasciate dai lavoratori al personale ispettivo possono costituire idonei elementi probatori, essendo dotate dei caratteri della spontaneità e della genuinità, e prevalgono su quelle di diverso tenore rilasciate in giudizio se vi è motivo di dubitare dell’attendibilità di queste ultime, come quando il lavoratore è alle dipendenze dell’azienda parte in causa